Gara 1 della finale Nba tra due squadre che, un paio di anni fa, non osavano probabilmente neanche sognare di raggiungere un traguardo così ambito in tempi brevi.

LA Lakers
I californiani sono tornati nell'Olimpo della Nba essenzialmente per tre motivi:
1) aver cacciato il GM Kupchak che aveva gestito in modo disastroso il processo di ricostruzione, offrendo due dei contratti peggiori degli ultimi quindici anni a Mozgov e Deng, giocatori mediocri e per giunta anche in declino;
2) essere stati scelti da LeBron James, grande ex di questa finale, per la parte conclusiva della sua carriera;
3) aver impacchettato tutti i giovani di dubbio valore a roster per arrivare ad un campione conclamato come Anthony Davis.

Miami
L'organizzazione degli Heat è senza dubbio la migliore dell'intera Nba e si fonda su un proficuo sodalizio tra GM (Pat Riley) e coach (Erik Spoelstra) che è stato in grado di sviluppare un roster con tanti giovani pescati nelle retrovie del draft o addirittura tra gli undrafted (cestisti che nessuna squadra ha scelto una volta usciti dal college).
La mossa decisiva? Aver intravisto un potenziale da giocatore franchigia in Butler nella scorsa estate.

Precedenti
2 a 0 per i losangelini in regular season.

Quote
I books non concedono molte speranze alla formazione della Florida.

Pronostico
La favola di Miami, che assomiglia un po' a quella di Cenerentola per il pedigree di alcuni cestisti decisivi nel corso di questi play-off, meriterebbe un lieto fine, ma con tutto il rispetto per Butler i due giocatori più forti di questa serie militano tra i Lakers.
Dal punto di vista bettistico, il fatto che LeBron e compagni siano soliti partire piano all'inizio della serie (ko in gara 1 con Portland e Houston) ci ha spinto verso l'accoppiata 1/trappola.


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